Uno dei casi clinici più frequenti in ortodonzia è l’affollamento dentale nell’arcata inferiore. Per affollamento dentale si intende una condizione per cui l’osso mascellare non ha uno spazio sufficiente per contenere tutti gli elementi dentali nella loro naturale posizione, motivo per cui i denti si accavallano tra loro.
In quali condizioni si verifica un accavallamento dei denti
L’affollamento dentale è un problema che nasce dalla storia della nostra evoluzione, i nostri antenati infatti avevano ossa mascellari molto più ampie e sviluppate. Questo tipo di anatomia consentiva loro di masticare cibi crudi e tagliare con i denti la carne.
L’evoluzione ha portato l’uomo a consumare cibo cotto e di conseguenza anche più morbido, le nuove abitudini alimentari hanno comportato nel tempo un adattamento dell’anatomia, con la riduzione dell’osso mascellare.
Alcuni denti, come i terzi molari, ossia i denti del giudizio, sono diventati del tutto inutili e spesso, non trovando spazio all’interno dell’osso, restano inclusi.
Cosa comporta l’affollamento dentale
Di fatto l’affollamento dentale è una malocclusione. Le conseguenze dunque non sono solo di tipo estetico, riconducibili a denti storti o accavallati, ma si verificano una serie di disfunzioni e complicanze.
Denti accavallati non permettono un’adeguata igiene orale, per questo motivo i pazienti affetti da tale problema avranno più probabilità di essere soggetti a:
- carie;
- gengivite;
- parodontite.
Come accennavamo prima, si tratta comunque di una malocclusione, per cui avere i denti accavallati comporta un disallineamento delle arcate dentali. In questi casi, quindi, è probabile che si manifestino problemi nella masticazione e possibili mal di testa o mal di schiena.
I denti accavallati si estraggono?
In passato, in presenza di un accavallamento dentale in età adulta, si procedeva con l’estrazione di uno o più denti per recuperare lo spazio necessario.
Grazie ai continui progressi in campo odontoiatrico, oggi il problema può essere risolto attraverso specifici trattamenti ortodontici, a seconda della gravità del caso clinico.
Gli apparecchi ortodontici per l’accavallamento dei denti sono di solito di due tipi:
- apparecchio ortodontico fisso o mobile;
- apparecchio ortodontico palatale.
L’apparecchio ortodontico, fisso o mobile, funziona attraverso dei meccanismi di trazione e ha l’obiettivo di riportare i denti nella loro corretta posizione.
L’espansore palatale viene inserito sotto la lingua, non è visibile all’esterno, e consente di aumentare lo spazio del palato fino a 3 mm. Questa tipologia di trattamento è molto più efficace sui bambini in età di sviluppo che negli adulti.
Nei bambini l’accavallamento dei denti può iniziare a verificarsi nella fase di dentizione mista. Ad esempio, in fase di eruzione, i molari permanenti potrebbero prendersi più spazio di quello necessario. Per questo motivo i bambini dovrebbero essere sottoposti a visite di controllo, per evitare da adulti problemi di affollamento dentale.