Lo scorso 23 febbraio 2021 è stato pubblicato sul sito del Ministero della Salute il Piano Nazionale per l’eliminazione dell’amalgama dentale.
Un’azione governativa che si colloca nel quadro europeo, a seguito della Convenzione di Minamata sul mercurio, che prevede l’adozione di misure per eliminare progressivamente l’amalgama dentale in tutta Europa.
Perché l’amalgama dentale è dannosa?
L’amalgama dentale, utilizzata in passato per la devitalizzazione dei denti a seguito di una cura canalare, contiene mercurio, un metallo potenzialmente tossico.
Il mercurio contenuto nelle otturazioni può lentamente sgretolarsi a causa di malocclusione, bruxismo o il calore del cibo, fino a causare, in soggetti fragili o particolarmente predisposti delle conseguenze sulla salute.
L’intossicazione lieve da mercurio può causare:
- affaticamento cronico;
- emicrania;
- riduzione dell’appetito;
- sete continua;
- anemia;
- disturbi del sonno.
Cosa prevede il Regolamento Europeo
L’obiettivo per l’eliminazione dell’amalgama dentale, era già stato recepito da tutti gli Stati dell’Unione Europea nel 2017, con la redazione di un Regolamento Europeo.
Anche l’Italia, dal 2017, si è impegnata in tal senso ponendo dei limiti sulla produzione, l’utilizzo e la rimozione dell’amalgama.
Il piano europeo predispone quelle che dovrebbero essere le azioni necessarie che porterebbero alla progressiva dismissione dell’uso dell’amalgama dentale in ambito odontoiatrico, con il fine ultimo di pervenire ad una completa eliminazione di tale uso entro il 31 dicembre 2024.
Rimuovere l’amalgama da denti devitalizzati in passato
Il Piano Nazionale si propone di attivare percorsi di sensibilizzazione nei confronti di pazienti, informandoli su tutte le problematiche legate all’utilizzo dell’amalgama dentale e renderli consapevoli di quanto sia importante l’utilizzo di materiali alternativi per la devitalizzazione dei denti.
In questo anche gli odontoiatri avranno un ruolo fondamentale.
L’odontoiatra avrà il compito di informare il paziente e proporre materiali alternativi, biocompatibili e innocui per la salute.
Il paziente potrà sempre decidere di rimuovere le vecchie otturazioni in amalgama e sostituirle con otturazioni in ceramica e compositi biocompatibili, è importante però che ci sia sempre una valutazione del caso clinico da parte dell’odontoiatrico e che che la rimozione dell’otturazione avvenga in una struttura che garantisca la massima sicurezza per il paziente.