Il bruxismo è una patologia decisamente subdola che può causare molteplici danni ai denti spesso senza una reale consapevolezza da parte del soggetto interessato.
La caratteristica principale del bruxismo è infatti la predisposizione a digrignare i denti, sfregandoli tra loro, soprattutto durante le ore del sonno. Per questo motivo, essendo un’attività inconscia dei muscoli della masticazione, o si ha la fortuna di una segnalazione da parte di un’altra persona oppure la patologia continuerà ad agire indisturbata provocando danni sempre maggiori alla salute dei denti.
Campanelli d’allarme per chi soffre di bruxismo
Nonostante sia difficile fare un’autodiagnosi, ci sono dei sintomi che potrebbero certamente far sorgere il dubbio sulla possibilità di essere affetti da bruxismo.
Nello specifico, se al mattino appena svegli si avverte immediatamente una sensazione di stanchezza e dolore dei muscoli facciali, anche se spesso è difficilmente riconducibile a una patologia come il bruxismo, si potrebbe trattare di un primo fondamentale campanello d’allarme.
Il dolore ai muscoli si percepisce perché, durante la notte, il digrignamento dei denti porta a una contrazione dei muscoli facciali per una durata di circa dieci secondi, attività che viene ripetuta numerose volte e che lascia al mattino quella sensazione di affaticamento.
Quali le conseguenze del bruxismo?
Di bruxismo soffre circa il 20% della popolazione, molti come dicevamo ne sono inconsapevoli, ma è bene approfondire quali siano i danni che una patologia come il bruxismo può causare ai denti.
Usura dello smalto
Lo sfregamento dei denti tra loro, se persistente, può portare a una graduale usura dello smalto del dente. L’erosione dello smalto espone la dentina, ossia la parte sottostante che racchiude le terminazioni nervose. La conseguenza immediata sarà dunque, per chi soffre di bruxismo, un aumento della sensibilità dei denti soprattutto agli stimoli caldo/freddo. L’usura dello smalto inoltre espone il dente a più gravi attacchi batterici che a loro volta potrebbero essere causa di carie o più gravi infiammazioni.
Frattura dei denti
Casi di bruxismo non curati tempestivamente possono portare all’erosione del dente fino alla sua frattura. Una frattura profonda può causare dolore persistente e problemi durante la masticazione. Un dente fratturato è maggiormente esposto alla possibilità di contrarre infezioni e se la frattura è troppo profonda potrebbe essere soggetto anche all’estrazione.
Caduta dei denti
Smalto e dentina possono essere erosi fino a scomparire. In una condizione così grave il dente può subire delle infiammazioni profonde come pulpite o parodontite, i cui stadi avanzati portano all’estrema conseguenza della perdita dei denti.
Come rimediare al bruxismo?
Se le cause del bruxismo rimangono pressoché ignote, passi in avanti sono stati fatti nell’ambito delle soluzioni rispetto a questa patologia, soprattutto nel campo della gnatologia, branca dell’odontoiatria che si occupa appunto dei disturbi legati alla malocclusione o movimenti errati della mandibola e dei muscoli facciali.
Per il bruxismo infatti non ci sono medicinali da prendere. Si può ovviare al problema dell’erosione dello smalto con il ricorso all’odontoiatria estetica e l’applicazione delle faccette dentali, ma per intervenire direttamente sulla causa è necessaria l’applicazione di un byte.
Il byte è una protesi, simile a un paradenti, da applicare sui denti durante le ore notturne. I byte possono essere di due tipi: rigidi e personalizzati su misura per il paziente oppure automodellanti e acquistabili in farmacia.
La funzione del byte è quella di impedire il contatto diretto dei denti e di conseguenza evitare il digrignamento. Le innovative tecnologie applicate a questo campo permettono inoltre di realizzare byte capaci anche di ripristinare il corretto allineamento delle arcate dentarie.
Un byte realizzato su misura, da parte di un odontotecnico con le specifiche indicazioni di un odontoiatra, avrà il vantaggio di adattarsi perfettamente alla morfologia del cavo orale del paziente, soprattutto se l’odontoiatra può avvalersi di strumenti ad alta tecnologia con l’acquisizione digitale delle immagini.