Il bruxismo è un disturbo diffuso, basti pensare che il 15/20% della popolazione adulta ne soffre, con conseguenze dirette su sorriso e masticazione.
Chi digrigna i denti può farlo di giorno (bruxismo diurno) o di notte (bruxismo notturno). In quest’ultimo caso, si tratta di una vera e propria attività muscolare masticatoria involontaria che viene esercitata durante il sonno.
Effetti del bruxismo
Le conseguenze del bruxismo sono varie: prima fra tutte l’usura dei denti, poi il dolore, disfunzioni dell’articolazione temporo-mandibolare e, sul lungo periodo, la modifica dei volumi del volto (anche a causa della continua stimolazione dei muscoli).
Proprio nel processo di masticazione intervengono muscoli masticatori e cervicali che lavorano insieme all’apertura e chiusura della mascella. Questa co-contrazione dei muscoli del viso e del collo è stata ampiamente dimostrata nei casi di masticazione volontaria.
Bruxismo notturno e attività muscolare
Ma cosa succede durante gli episodi di bruxismo notturno e, dunque, di masticazione involontaria?
Si può prevedere che anche durante le fasi di attività muscolare masticatoria del bruxismo notturno si verifichi una co-contrazione intermuscolare (mascella e collo). In effetti, un particolare studio osservazionale trasversale ha provato ad analizzare tale possibilità.
Lo studio, pubblicato sul Journal of Oral Rehabilitation di aprile 2020, ha valutato la co-attività tra il movimento mascellare e la contrazione dei muscoli del collo durante il bruxismo notturno.
Per rilevare l’attività elettromiografica dei muscoli della mascella (massetere, temporale) e del collo (sternocleidomastoideo, trapezio) in individui con bruxismo notturno accertato, gli autori hanno utilizzato la polisonnografia ambulatoriale (PSG).
Risultati dello studio
Ad essere analizzata e misurata è stata proprio la co-contrazione dei muscoli massetere-temporale, massetere-sternocleidomastoideo e massetere-trapezio. «Sono stati valutati: presenza o assenza di co-contrazione significativa per episodio (in percentuale), frequenza di picco di co-contrazione (FPC) per episodio e fase del sonno».
Su un totale di 632 episodi (con 16 PSG di otto individui) nell’84,9% è stata riscontrata una significativa co-contrazione tra i muscoli masticatori e del collo.
Conclusioni
Dunque, è possibile concludere – in base ai dati emersi da questo studio, che devono trovare conferma in altri lavori analoghi – che anche durante il bruxismo notturno avviene una co-contrazione dei muscoli della mascella e del collo, indipendentemente dalla fase del sonno.
Questa analisi conferma l’importanza di un approccio olistico che consideri la parte superiore del corpo come un sistema neuro-muscoloscheletrico totale.