La chirurgia orale è quella branca dell’odontoiatria che si occupa di tutti gli interventi chirurgici che interessano il cavo orale, con l’obiettivo di risolvere casi clinici con patologie che non possono essere curate con farmaci o semplici trattamenti.
La chirurgia orale ha diverse declinazioni a seconda dell’ambito di intervento, in quest’articolo approfondiremo quattro particolari aspetti della chirurgia orale:
La chirurgia implantare è più nota come implantologia e può essere definito come un intervento chirurgico atto a riabilitare la funzione masticatoria ed estetica di pazienti affetti da edentulia parziale o totale.
Grazie all’implantologia è possibile sostituire i denti mancanti attraverso l’inserimento nelle ossa mascellari di pilastri artificiali su cui vengono poi installate una o più protesi fisse.
Possiamo distinguere due tipi di intervento nell’ambito della chirurgia implantare: l’implantologia a carico differito e l’implantologia a carico immediato. La prima è caratterizzata dall’inserimento della protesi solo a osteointegrazione avvenuta, il che presuppone un’attesa che varia dai 3 ai 6 mesi; l’implantologia a carico immediato è caratterizzata invece dalla possibilità di inserire una o più protesi entro 24-72 ore dall’intervento e senza particolari traumi.
L’implantologia è la soluzione migliore per contrastare il riassorbimento osseo, ripristinare le funzioni masticatorie e tornare a sorridere con la garanzia di avere denti fissi e stabili nel tempo.
- chirurgia estrattiva
- chirurgia implantare
- chirurgia endodontica
- chirurgia ricostruttiva e rigenerativa
Chirurgia orale estrattiva
La chirurgia estrattiva è forse la più comune, si ricorre ad essa quando:- c’è l’impossibilità di recupero di un dente o radice a seguito di una patologia grave;
- si verifica la condizione di denti inclusi o semi inclusi (come accade spesso per i denti del giudizio);
- non si verifica la spontanea caduta dei denti decidui e si deve intervenire per lasciare spazio ai denti permanenti.
Chirurgia implantare
