Nei pazienti affetti da cirrosi epatica l’equilibrio tra fattori anticoagulanti e coagulanti è compromesso, per cui i processi di emostasi e di coagulazione risultano alterati e non in perfetto equilibrio come dovrebbero essere.
Ipofunzionalità del fegato e chirurgia orale
La cirrosi epatica è una patologia che genera nel paziente un’ipofunzionalità del fegato, organo determinante nella funzione della coagulazione e alla sintesi della trombopoietina.
Nel paziente che presenta un fegato danneggiato si determina uno stato di ipocoagulabilità; molti valori del sangue, come la presenza di piastrine, la protrombina, il rapporto internazionale normalizzato e il tempo di tromboplastina parziale attiva, sono alterati.
Cirrosi epatica e rischio di emorragia
Le condizioni cliniche di un paziente affetto da cirrosi potrebbero favorire il rischio di sanguinamento insolito durante un trattamento di chirurgia orale, ma si tratta solo di un’ipotesi.
Una recente revisione della letteratura scientifica si è concentrata proprio sulla correlazione tra il rischio di emorragia durante la fase chirurgica e nel periodo post-operatorio su pazienti affetti da cirrosi epatica che si sono sottoposti a un intervento di chirurgia orale, in particolare l’estrazione di uno o più denti.
Sono stati analizzati 100 casi clinici, 7 studi hanno soddisfatto i criteri di inclusione. Le dimensioni del campione variavano da 23 a 318 partecipanti, il numero di denti estratti variava da 62 a 1183, la conta piastrinica variava da 16.000 a 216.000 per millimetro cubo e l’INR è risultato inferiore a 4.
Nei risultati pubblicati su JADA di gennaio 2021 è emerso che la prevalenza di eventi emorragici negli studi è risultata variare dallo 0% all’8,9% e quasi tutti sono stati controllati con misure emostatiche locali.
Valutazione del rischio
I dati dunque mettono in evidenza che non esiste una netta correlazione tra rischio di emorragia e cirrosi epatica durante i trattamenti di chirurgia orale. I pazienti con cirrosi epatica dimostrano un basso rischio di sanguinamento nonostante il numero ridotto di piastrine e l’aumento dell’INR.
Grazie alle moderne tecniche odontoiatriche, che garantiscono interventi a bassissimo rischio di sanguinamento, anche i pazienti che hanno una patologia al fegato, possono sottoporsi alla chirurgia orale in totale sicurezza.