Un paziente alla ricerca di informazioni sugli impianti dentali, pone spesso una domanda: quali
controindicazioni per l’implantologia? Proviamo a dare in quest’articolo una risposta esauriente.
Le controindicazioni per l’implantologia
I casi di “paziente ideale” per l’
implantologia sono inferiori al 20%. Per paziente ideale intendiamo un paziente che abbia una bocca sana, un quadro clinico generale buono e un ottimo spessore e densità dell’osso mascellare.
Il restante 80% presenta invece delle situazioni più o meno gravi che vanno dalle infezioni gengivali, alla carie fino a condizioni cliniche complesse come, ad esempio, l’atrofia ossea.
Come tutti gli interventi chirurgici, anche l’
inserimento degli impianti dentali ha dei rischi, soprattutto per pazienti che oltre a patologie odontoiatriche presentano altri tipi di malattie che potrebbero rappresentare delle controindicazioni per l’implantologia.
Le
controindicazioni a un intervento di implantologia dentale sono dovute principalmente a:
- problemi cardiovascolari
- malattie oncologiche
- malattie autoimmuni
- malattie psichiatriche
- diabete
- osteoporosi
In una di queste condizioni sopraelencate è sempre bene consultare un odontoiatra competente prima di affrontare un intervento. L’odontoiatria continua a fare enormi progressi e oggi, ad esempio, grazie alle innovative tecniche chirurgiche è possibile sottoporsi a un intervento di implantologia minimamente invasivo, senza traumi e senza eccessivo sanguinamento.
La chirurgia mini invasiva permette anche a una
persona affetta da diabete, che sia però clinicamente monitorata, di potersi sottoporre a un intervento per l’inserimento degli impianti con carico immediato.
Ad alcune controindicazioni per l’implantologia si può dunque trovare una soluzione attraverso tecniche odontoiatriche innovative, l’importante è sempre rivolgersi a professionisti competenti e che abbiano molta esperienza sul campo.
Ci sono controindicazioni per l’implantologia che si possono superare?
Se le controindicazioni all’intervento riguardano patologie odontoiatriche che possono essere curate, l’odontoiatra indicherà dei trattamenti specifici prima di procedere con l’inserimento degli impianti dentali.
Procedere all’intervento di implantologia in presenza di malattie gengivali, carie o altre patologie può determinare, escludendo complicanze ben più gravi, la
mancata osteointegrazione e il conseguente
fallimento implantare.
Patologie cardiovascolari
Tra le controindicazioni principali compaiono le patologie cardiovascolari. Aritmie, problemi alle valvole cardiache, post infartuati o persone con angina instabile, pazienti con pressione alta… Sono varie le patologie che interessano o correlate al cuore e che devono essere tenute sotto monitoraggio prima di pianificare un trattamento implantare.
Non si tratta di controindicazioni assolute, ovvero che impediscono l’intervento, ma di situazioni che devono essere gestite e che non compromettono la riuscita dell’intervento.
Presso Sanident il cardiologo verificherà l’idoneità del paziente all’intervento e/o ne consiglierà trattamenti specifici.
Atrofia ossea
Un’altra controindicazione che può essere superata è l’
atrofia ossea. Spesso la mancanza di osso viene considerata una condizione che non permette l’inserimento degli impianti dentali a carico immediato. Anche in questo caso esperienza, competenza e innovative tecniche odontoiatriche fanno la differenza.
In presenza di atrofia ossea è infatti possibile procedere con l’i
mplantologia zigomatica.
L’
implantologia zigomatica è un’innovativa tecnica odontoiatrica che permette di ancorare gli impianti dentali direttamente agli zigomi e sostituire un’intera arcata dentale con un semplice intervento.
Altre controindicazioni
Fumo, alcol, diabete, malattie neurologiche, trattamenti con bifosfonati o anche una gravidanza. Sono tanti i casi clinici che ci troviamo ad affrontare ogni giorno, ogni paziente è un caso a sé, ogni paziente viene seguito e visitato da medici specialisti in grado di garantire la massima sicurezza al paziente.
L’esperienza e l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia possono dunque fare la differenza, non esiste caso clinico che non possa essere sottoposto alla valutazione di un odontoiatra competente, sarà suo compito trovare la soluzione migliore adatta alla tua situazione clinica.