In passato i denti naturali venivano trattati con molta più leggerezza rispetto ad oggi. Preservare i denti naturali è divenuta nel tempo un’assoluta priorità per l’odontoiatria.
Una regola che vale anche per chi si occupa di implantologia perché, purtroppo, anche in questo campo è possibile trovare implantologi dall’estrazione facile favorendo l’inserimento degli impianti dentali.
Perché i denti naturali sono così importanti?
Non è inusuale che alcuni pazienti ricevano da parte degli odontoiatri delle diagnosi che comportino l’estrazione di tre, quattro o addirittura dieci denti naturali. L’estrazione di un numero elevato di denti potrebbe essere ampliamente giustificata dalla situazione clinica.
Tuttavia, la comunità scientifica odontoiatrica ha posto di recente moltissima attenzione su questi casi, perché si tratta di un comportamento non sempre etico da parte del dentista.
L’estrazione dei denti infatti non è sempre l’unica soluzione possibile.
Estrarre i denti per inserire impianti dentali non può certo essere una diagnosi a seguito di una valutazione sommaria, qualsiasi tipo di intervento odontoiatrico non può infatti prescindere da un’accurata analisi del singolo caso clinico e una dettagliata pianificazione della tipologia di intervento.
Odontoiatria conservativa
La prima visita odontoiatrica, anche in previsione di un intervento di implantologia, è di fondamentale importanza. L’odontoiatra, durante il primo appuntamento, valuta l’intera storia clinica del paziente e come si presenta lo stato di salute dei denti in quel momento.
Oltre a valutare la parte della bocca senza denti, l’implantologo analizzerà con cura tutto il cavo orale e dunque anche la salute dei restanti denti naturali.
Quando la condizione dei denti naturali è compromessa, ossia si presentano le seguenti condizioni:
- carie
- fratture
- parodontite
la soluzione non sempre è estrarre i denti naturali che presentano una patologia per poi inserire gli impianti dentali. Grazie all’odontoiatria conservativa infatti, l’odontoiatra potrebbe optare per la cura dei denti affetti dalla patologia.
Curare i denti naturali
Preservare i denti significa dunque ripristinare a pieno le loro funzionalità:
- curare le carie prima che ciò portino a trattamenti più complessi;
- devitalizzare un dente nel caso di carie complesse, senza che ciò necessiti l’estrazione;
- incapsulare un dente fragile, come ad esempio un dente devitalizzato e ricostruito, per evitare il rischio frattura;
- ricostruire con intarsi, faccette o con materiali compositi i denti erosi o abrasi.
- Monitorare i denti parodontopatici per evitare che la piorrea ne causi la caduta definitiva.
Solo nei casi in cui i trattamenti precedenti non siano sufficienti a garantire la funzione del dente, è giusto e doveroso pensare all’inserimento degli impianti.
Per quanto l’implantologia sia la soluzione migliore per la sostituzione dei denti compromessi, perché è in grado di restituire un sorriso del tutto simile a quello naturale, preservare i denti naturali deve essere comunque una priorità, diffidate dunque da diagnosi che prevedono estrazioni multiple senza una visita accurata.