Nei sogni è un cattivo presagio, nella realtà il dente rotto è acerrimo rivale del sorriso.
Può accadere che, accidentalmente, si rompa un dente prendendo un colpo, cadendo in bici o in moto, anche mangiando qualcosa di molto croccante si può rischiare di scheggiarlo. Se l’incubo dal sogno diventa realtà, le moderne tecniche odontoiatriche, fortunatamente, possono intervenire e riparare i denti rotti. Quante soluzioni esistono? Lo spieghiamo in questo articolo.
4 rimedi con FAQ integrate
Il primo passo è la visita dal dentista per dare una soluzione al problema e procedere alla ricostruzione dei denti “compromessi”. Il secondo step comincia con la valutazione della frattura e porta alla scelta del rimedio più adatto, in base al livello di gravità.
Ecco i rimedi e le risposte alle vostre domande possibili:
1) Riempimento dentale, quando la rottura è molto piccola (poco più di una scheggiatura). Se la riparazione interessa il dente anteriore, il dentista ricorrerà al Bonding, che consiste nell’applicazione o riempimento del dente con una resina composita biancastra che verrà plasmata e indurita con una luce ultravioletta.
2) Ricostruzione in composito, quando il pezzo di dente rimasto è ben ancorato alla gengiva.
Cos’è il composito? Si tratta di un materiale morbido e semplice da manipolare che conferisce ai nostri denti la forma più consona. E’ disponibile in varie colorazioni, il medico sceglierà il colore più simile a quello naturale dei nostri denti.
Come si applica? Il composito viene applicato direttamente sulla lesione e modellato sul momento fino a conferire al dente la forma originale. Successivamente, con una luce speciale che ne cristallizza la struttura molecolare, il composto verrà fatto indurire proprio come un dente naturale.
Risultati: un dente ricostruito dove sarà difficile riconoscere la parte “finta” da quella vera.
3) Faccette in ceramica. La ricostruzione interesserà tutta la superficie anteriore del dente che sarà ricoperta con una faccetta in ceramica e correggerà i difetti del dente originale. Anche, in questo caso, si parte dal presupposto che il dente sia vivo e vitale.
Cos’è la faccetta dentale? E’ un sottile guscio di porcellana o resina che copre l’intera parte anteriore del dente (molto simile a un’unghia finta che copre un’unghia vera) con una sezione più spessa fatta per sostituire la parte rotta del dente.
Come viene realizzata? Il dentista dovrà rimuovere circa 0,3 – 1,2 millimetri di smalto dalla superficie e sulla base dell’impronta del dente, il laboratorio odontotecnico preparerà la faccetta. Per posizionare la faccetta dentale, il dentista applica un cemento speciale sul dente. Una volta che il rivestimento è in posizione, il dentista utilizza una luce speciale per attivare le sostanze chimiche nei cementi e farlo indurire rapidamente. Questo metodo è molto usato in ambito estetico.
Quando preferire le faccette estetiche alla ricostruzione in composito? Nel caso di un’erosione dentale, quando il colore è dissimile rispetto all’originale come conseguenza della frattura o altre situazioni particolari.
Quanto tempo durano? Le faccette, attaccate sul dente con una sostanza cementante, possono durare per diversi anni, anche più di 10 anni, sarà poi necessaria una nuova ricostruzione.
4) Devitalizzazione e capsule ceramica, per una ricostruzione più profonda quando la lesione è più importante il dentista dovrà devitalizzare il dente. La polpa potrebbe essere più esposta ai batteri presenti nella bocca e rischiare infezioni del tessuto dentale con, nel peggiore dei casi, necrosi del tessuto della polpa ed estrazione del dente.
In cosa consiste la terapia canalare? Si comincia con la rimozione della polpa, la pulizia del canale radicolare e successiva sigillatura. In alcuni casi, il dente deve essere coperto con una corona per proteggerlo. La capsula impiegata è diversa dalla faccetta, ricoprirà tutto il dente originale come se questo venisse “tappato”. Prima dell’applicazione della capsula, si inserirà un perno nel dente necessario per conferire resistenza (se il dente sotto, che deve sorreggere la capsula, si spezzasse di nuovo cadrebbe anche la capsula). Quindi la ceramica viene inserita ed incollata tramite la sostanza cementante che legherà dente e protesi.
Denti rotti o scheggiati, come prendersene cura?
Quando, per un avvenimento accidentale, si rompe o si scheggia un dente, la prima cosa da fare è andare dal dentista. Cosa può accadere se non si provvede subito a curarlo? La possibilità di infezione è molto alta e se non si interviene per tempo si può rischiare la perdita totale del dente.
Tre misure cautelative:
- se si ha dolore, come normale, è bene prendere un antidolorifico e fare dei risciacqui con acqua salata per disinfettare.
- se il dente rotto ha una parte tagliente, coprire la parte con un pezzo di paraffina o gomma da masticare senza zucchero così da evitare che la parte tagli la lingua.
- preferire i cibi morbidi ed evitare di mordere sul dente rotto per non peggiorare la situazione.