Uno dei problemi più comuni quando si parla di salute dentale è quello relativo ai denti che si muovono. Un imbarazzo piuttosto diffuso che può creare diversi problemi nella vita di tutti i giorni. Quali sono le motivazioni e i possibili rimedi alla mobilità dentale? C’è un modo per prevenire il disagio causato dai denti che si muovono?
Scala di Miller e gradi di mobilità del dente
Se è da qualche giorno, o forse settimana che senti dondolare un dente, la prima cosa da non fare assolutamente è rimandare il problema perché preferisci non pensarci. È fondamentale, infatti, cercare di agire subito senza aspettare oltre, fissando un appuntamento con il tuo dentista di fiducia. Si sa, ridere fa bene alla salute. Anche un sorriso, tuttavia, può diventare un lusso e, se hai denti che si muovono, sai bene di cosa stiamo parlando. La mobilità dentale, infatti, imbarazza, crea ansia e toglie il sorriso. Un dente che dondola non è mai un buon segno, ma bisogna chiarire innanzitutto che quello non è necessariamente un dente malato o un dente perso. Molto dipende dal grado di mobilità dello stesso e dalla tempestività con cui decidi di fissare una visita dal tuo dentista per correre ai ripari. Tanto per cominciare puoi misurare il livello di mobilità del tuo dente facendo riferimento alle classi della scala di Miller, una tabella che classifica la gravità del problema a seconda del grado di oscillazione del dente. Un grado di mobilità pari a 1 significa che sotto stimolazione il tuo dente può spostarsi avanti e indietro tra 0,2 e 1 mm, quindi si tratta di mobilità fisiologica. Una mobilità di secondo livello implica, al contrario, un’oscillazione fino a 2 mm e in tal caso il dente è detto mobile. Diverso è invece il caso di mobilità di terzo livello, quello più grave. In quel caso, infatti, il dente presenta uno spostamento superiore ai 2 mm e oscilla anche verticalmente oltre che in senso orizzontale. Se pensi che il tuo sia un caso di mobilità di primo livello puoi tirare un sospiro di sollievo, non c’è molto di cui preoccuparti. Occorrono tuttavia importanti accortezze come un’ottima igiene orale quotidiana ed eseguire almeno due volte l’anno un’accurata pulizia dei denti dal tuo dentista. Se al contrario i tuoi denti oscillano oltre 1 mm, ricadendo nel livello 2 o addirittura nel livello 3 di mobilità dentale, la situazione è ben più grave. Rischi seriamente di perdere il dente in questione e rimanerne senza.
Denti che si muovono: i motivi
I denti che si muovono hanno come causa alcuni motivi ben specifici che possono essere i più disparati. Le cause più comuni generalmente si contano sulle dita di una mano. Potrebbe trattarsi infatti di casi più o meno gravi di occlusione dentale, relativi al modo in cui l’arcata dentale superiore poggia su quella inferiore, oppure, nella maggior parte dei casi, di parodontite.
- Occlusione dentale. Uno dei sintomi più frequenti di malocclusione è il bruxismo. Quest’ultimo consiste nel digrignamento notturno dei denti. Dovuto solitamente a stress o malocclusione, il bruxismo sottopone entrambe le arcate dentali a costanti sforzi masticatori che nel tempo possono portare un dente a muoversi. In tal caso è necessario intervenire non tanto sulla mobilità dentale quanto sulle origini nervose del digrignamento. In altri casi, invece, i denti che si muovono hanno cause che devono essere ricercate nelle cosiddette terapie ortodontiche. Si tratta di terapie che, avvalendosi di specifici apparecchi, sottopongono i denti a continue sollecitazioni che determinano uno spostamento funzionale dei denti.
- Parodontite. Infezione batterica che colpisce le gengive ed è generalmente causata da un’insufficiente igiene orale, principale responsabile della formazione di tartaro. Se trascurata, la parodontite porta all’assottigliamento dell’osso e alla recessione della gengiva. Il dente sarà così molto più instabile, inizierà a muoversi e se non curato sarà destinato a cadere. Si calcola che il 40% della popolazione soffra di tale malattia in forma più o meno grave con un’elevata incidenza dopo i trentacinque anni di età.
Cosa fare con i denti che si muovono
Quando la causa dei denti che si muovono è la parodontite bisogna sapere che esiste una soluzione. La parodontite può essere curata, ma molto dipende dai tempi in cui si interviene. Se presa entro i primi mesi dall’insorgenza richiede cure meno impegnative ed invasive rispetto ad una in stadio avanzato. Per questo è importante agire tempestivamente, prenotando una visita dall’odontoiatra di fiducia. Sarà lui che con la sua decennale esperienza e le sue capacità empatiche ti guiderà verso la migliore soluzione possibile. Grazie alle nuove tecnologie, infatti, una parodontite trattata nello stadio iniziale può essere curata con una terapia laser che riduce al minimo gli interventi invasivi nel tuo cavo orale. Basterà quindi avere pazienza e dopo le sedute necessarie l’infezione sarà praticamente scomparsa. Se invece nel frattempo si sono formate delle tasche parodontali, cioè veri e propri distacchi del margine della gengiva con una profondità di oltre 5 mm, sarà necessario procedere con un intervento parodontale. Se al contrario il problema è trascurato, invece, il tuo dente sarà gravemente compromesso perché sarà sempre meno saldo e basterà mordere un frutto o addentare un panino perché si stacchi o si spezzi. In tal caso non ci sarà più nulla da fare: il dente andrà rimosso e bisognerà installare una protesi. Nel nostro centro odontoiatrico Sanident di via Settembrini, 6, a Milano diamo la possibilità di prevenire e/o curare questo problema e dare anche una soluzione ai diversi gradi di gravità della parodontite.