Le gengive che sanguinano sono un fenomeno frequente, spesso trascurato perché è indolore e si tende ad archiviarlo con un pensiero comune: “passerà da sé”.
Gengive che sanguinano: cosa c’è dietro?
Lo scorso 12 maggio è stata celebrata la Giornata Europea delle gengive sane, in quest’occasione sono stati resi noti dei dati abbastanza allarmanti: in Europa ci sono 8 persone su 10, di età superiore ai 35 anni, che hanno una malattia alle gengive. In una prospettiva mondiale invece, sono circa 743 milioni le persone alle quali è stata diagnostica una parodontite grave e che rischiano di perdere i denti.
Il primo campanello d’allarme rispetto a una delle patologie che interessano le gengive è proprio il sanguinamento.
Le gengive che sanguinano infatti non sono sempre un problema legato alla sensibilità dei denti o altre situazioni temporanee, come irritazioni o microlesioni. Ci sono anche patologie molto più gravi che tra i sintomi presentano l’arrossamento e il sanguinamento delle gengive, tra queste alcune forme di leucemia o una disfunzione dell’organismo nella coagulazione del sangue.
Gengive che sanguinano: gravidanza e sbalzi ormonali
Il sanguinamento delle gengive potrebbe essere anche una condizione frequente per le donne, soprattutto nei periodi in cui ci sono degli sbalzi ormonali, in particolare in gravidanza. Durante la fase di gestazione infatti le gengive risultano più sensibili agli attacchi batterici ed è dunque probabile che le gengive possano sanguinare.
Fatto salvo per questi casi sopraelencati, il più delle volte le gengive sanguinano perché alla base c’è una trascurata igiene orale.
Gengive che sanguinano: i casi di gengivite
Il sanguinamento delle gengive è uno dei primi sintomi della gengivite, ossia un’infiammazione delle gengive dovuta alla presenza, sulla linea gengivale, di un accumulo di tartaro.
La placca batterica, nei casi in cui non è correttamente rimossa, si sedimenta fino a diventare tartaro. La presenza del tartaro scatena l’infezione delle gengive e il loro relativo sanguinamento.
La gengivite è il primo stadio di una più complessa patologia: la parodontite. Trascurare il problema dunque significa andare incontro a una possibile perdita dei denti. In caso di parodontite, il sanguinamento delle gengive porta a una conseguenza irreversibile.
L’importanza di un intervento tempestivo
Tutte le patologie sopra descritte sono reversibili se si interviene ai primi sintomi di sanguinamento delle gengive.
Quando le gengive sanguinano è importante bloccare il progredire dell’infezione. Una visita di controllo dall’odontoiatra può fa rientrare l’allarme grazie a una diagnosi precoce e a una terapia adeguata.
Spesso, per molti casi, tutto può essere risolto con una sola seduta di igiene orale profonda. In casi più gravi, con una gengivite allo stadio avanzato è necessaria una specifica terapia odontoiatrica.
La periodica pulizia delle tasche gengivali e una corretta igiene orale domiciliare possono essere di certo un valido rimedio contro il sanguinamento delle gengive.
A questi comportamenti virtuosi però ne vanno aggiunti altri che riguardano lo stile di vita:
- ridurre il consumo di fumo e alcool ad esempio, sostanze che favoriscono l’irritazione, l’indebolimento e il sanguinamento delle gengive;
- avere una dieta bilanciata e ridurre il rischio di obesità.
Prevenire il sanguinamento delle gengive è il primo passo per preservare i propri denti naturali; non trascurare le gengive che sanguinano, ovvero i segnali che il nostro organismo ci trasmette, può evitarci problemi ben peggiori.