Il granuloma apicale è una di quelle patologie del cavo orale che non presentano alcun tipo di sintomo e può progredire nel tempo senza il minimo sospetto per il paziente. Andiamo a vederlo nel dettaglio.
Cos’è il granuloma apicale?
Quando parliamo di granuloma apicale intendiamo l’infiammazione che coinvolge la parte finale della radice del dente, l’apice della radice appunto.
Il processo per cui il granuloma si forma parte dall’accumulo di batteri intorno alla radice del dente.
Nella maggior parte dei casi l’origine dei batteri e delle tossine è da localizzare nella camera pulpare, si tratta dunque di una colonizzazione graduale da parte dei batteri. Dalla polpa del dente si propagano verso la radice attraverso un passaggio chiamato forame radicolare. Una volta raggiunto l’apice della radice si accumulano fino a formare il granuloma.
Come riconoscere un granuloma?
Il granuloma apicale si può diagnosticare solo attraverso l’ortopanoramica o una radiografia endorale. Le immagini diagnostiche evidenziano una zona in radiotrasparenza proprio nell’area della radice del dente. Nel dettaglio si presenta infatti come un accumulo di tessuto molle, dalle dimensioni variabili, dai pochi millimetri fino al centimetro di grandezza.
Sottoporsi a una radiografia è l’unico modo per venire a conoscenza della presenza di un granuloma apicale.
Un campanello d’allarme può essere rappresentato dalla presenza di una carie profonda e dai fastidi che ne derivano. Quando la carie si spinge fino alla polpa dentale, determinando a volte la necrosi del dente, si attiva un meccanismo di difesa per cui l’accumulo di batteri viene spinto verso la parte apicale della radice del dente.
Si può dunque affermare che l’accumulo di batteri nella parte apicale della radice del dente è spesso la diretta conseguenza di una carie non curata. Il dolore può manifestarsi a periodi alterni, o perlomeno finché il dente è ancora in vita. Quando la polpa dentale va in necrosi non si avverte più alcun dolore. Il granuloma può dunque svilupparsi e progredire senza destare alcun sospetto nel paziente, fino al punto in cui subentrano delle gravi complicazioni per la salute: l’ascesso dentale o il propagarsi dell’infezione verso cuore, polmoni, fegato attraverso i vasi sanguigni.
L’importanza di una cura tempestiva
Un dente può essere completamente compromesso da un’infezione, tanto da dover ricorrere all’estrazione, ossia a una perdita definitiva.
Ovviamente la migliore soluzione è intervenire per tempo e riuscire ad applicare una terapia conservativa e quindi preservare il dente naturale. Il trattamento odontoiatrico per la cura del granuloma è la cura canalare. Il dente viene ripulito completamente dall’infezione, per poi essere nuovamente sigillato con un composto o una resina, con l’obiettivo di ripristinare le funzioni masticatorie ed estetiche.
Patologie del genere possono essere diagnosticate solo dall’occhio esperto di un odontoiatra, regolari visite di controllo possono dunque salvarci da complicate situazioni. È fondamentale affidarsi a specialisti come quelli che trovi nel nostro centro odontoiatrico Sanident di via Settembrini, 6, a Milano. Vieni a trovarci e prenota subito una prima visita senza impegno.