Grazie a un impianto corto anche i pazienti con poco osso possono, in taluni casi, sottoporsi a un intervento di implantologia a carico immediato.
Quando si opta per un impianto corto?
Si definisce impianto corto, un impianto dentale che non supera gli 8 mm di altezza, lunghezza che permette di inserire la vite in un osso mascellare molto sottile.
La mancanza di spessore osseo, agli albori dell’implantologia, era considerata una controindicazione per procedere all’intervento. Da allora la ricerca scientifica in ambito odontoiatrico ha fatto passi da gigante, sia nell’ambito della tecnologia utilizzata sia nella gamma di materiali utilizzati per gli impianti dentali.
Oggi chi ha poco osso e vuole sottoposi a un intervento di implantologia a carico immediato ha diverse opzioni di intervento, ci sono infatti diverse soluzioni per i pazienti che hanno uno spessore osseo ridotto.
Le principali tecniche per ovviare alla carenza di osso in implantologia, sono:
- impianti dentali corti;
- implantologia zigomatica;
- innesto osseo.
Impianto corto e carico masticatorio
L’utilizzo degli impianti corti in implantologia è molto frequente, ma la comunità scientifica si è interrogata sulla loro stabilità biomeccanica, sollevando dei dubbi.
L’assunto da cui i ricercatori sono partiti è che l’impianto corto, proprio a causa della sua lunghezza, potrebbe risultare poco stabile e dunque portare a una perdita dell’impianto dovuta appunto alla mancata possibilità di sostenere il carico masticatorio.
Impianto corto e impianto standard: stabilità a confronto
In merito alla stabilità biomeccanica di impianti standard e impianti corti è stato pubblicato un recente studio, inserito nelle pagine della rivista Implant Dentistry, in cui è stato effettuato un confronto diretto di impianti corti e impianti standard in merito al carico masticatorio.
Lo studio comparativo ha messo in evidenza che nell’83% dei casi clinici presi in considerazione per la ricerca, la presenza di impianti corti è legato a uno stress maggiore rispetto agli impianti standard.
Allo stesso tempo però si è reso evidente, nel 44% dei casi, che un impianto dentale corto che ha un diametro più ampio è in grado di sopportare maggiormente il carico masticatorio.
Implantologia personalizzata
La migliore soluzione per i pazienti con poco osso che vogliono sottoporsi a un intervento di implantologia a carico immediato è la pianificazione dell’intervento.
Pianificare l’intervento significa adattare gli impianti dentali alle specifiche esigenze del paziente e non viceversa, ossia il paziente che si adatta agli impianti.
L’implantologo, grazie alle sue competenze e a sofisticate tecnologie, è in grado di acquisire nel dettaglio ogni informazione sull’anatomia del paziente, valutare il carico masticatorio, lo spessore osseo, la porosità dell’osso.
Dopo aver messo insieme tutti i dati, l’odontoiatra opterà per la migliore soluzione per lo specifico caso clinico, scegliendo, tra una vasta gamma, la tipologia di impianto dentale, la lunghezza, il diametro, il materiale della protesi.
La scelta di un impianto corto è una delle opzioni possibili, non sempre la migliore, che in determinati casi può evitare al paziente interventi invasivi come l’innesto osseo.