L’ipersensibilità dei denti è la condizione per cui si avverte un fastidioso dolore ai denti quando questi vengono a contatto con cibi freddi o caldi o particolarmente carichi di zuccheri. Non solo, il fastidio può essere avvertito anche in situazioni diverse dalla masticazione, ossia durante la pulizia dei denti o addirittura durante le fasi della respirazione.
Le cause dell’ipersensibilità dei denti
La sensibilità dei denti aumenta proporzionalmente all’aumentare dell’esposizione della dentina. La dentina è la parte del dente che si interpone tra lo smalto, che rappresenta la parte più superficiale, e la polpa del dente area in cui si trovano le terminazioni nervose e i vasi sanguigni che irrorano il dente.
Quando lo smalto si assottiglia gli stimoli termici e meccanici raggiungono con più facilità la parte più profonda del dente, causando la spiacevole sensazione di fastidio e dolore.
A causare l’ipersensibilità dei denti è dunque una progressiva erosione dello smalto le cui cause sono da attribuire a:
- Scarsa o non corretta igiene orale;
- Aumento del pH acido nella bocca a causa del consumo di cibi troppo acidi;
- Bruxismo;
- Utilizzo di prodotti troppo aggressivi (dentifrici abrasivi, prodotti sbiancanti…);
- Presenza di carie dentale;
- Parodontite o altre infezioni acute del cavo orale;
- Traumi dentali con microfratture.
Una diagnosi di ipersensibilità dei denti sarà dunque legata principalmente a tre fattori:
- Erosione dello smalto dovuta a sostanze acide: in questo gruppo possiamo includere sia i fattori legati a una scorretta alimentazione, che predilige i cibi acidi (agrumi, bevande gassate…), sia i fattori legati a una scarsa igiene orale. L’aumento dei batteri nel cavo orale favorisce l’insorgere di placca e tartaro, l’accumulo prolungato nel tempo corrode lo smalto dentale causando carie e infezione. Se l’ipersensibilità dentale è dovuta a una di queste cause, sarà sufficiente bilanciare la propria dieta e curare con più attenzione la propria igiene dentale, magari pianificando anche sedute di pulizia profonda. Riequilibrando il pH del cavo orale e mantenendo la bocca pulita, l’ipersensibilità può essere drasticamente ridotta.
- Erosione dello smalto per stimoli meccanici: in questo caso possiamo invece includere tutte le condizioni per cui l’abrasione dello smalto avviene per una sollecitazione meccanica. Un caso può essere quello del bruxismo, il digrignamento involontario dei denti provoca un graduale consumo dello smalto e dunque un aumento dell’ipersensibilità. Per ovviare al problema è sufficiente l’utilizzo di bite invisibili. Un’altra causa potrebbe essere uno spazzolamento troppo vigoroso durante l’igiene orale, in questo caso sarebbe utile dotarsi di uno spazzolino con setole morbide e un dentifricio non troppo aggressivo per evitare ulteriori abrasioni della superficie del dente.
- Patologie in corso: in quest’ultimo gruppo possiamo invece annoverare come causa dell’ipersensibilità dei denti patologie che interessano le gengive (gengivite, parodontite), la cui infiammazione espone maggiormente il dente agli stimoli termici o meccanici e la carie che, se trascurata, comporta la graduale erosione del dente. Specifici trattamenti odontoiatrici atti a curare questo tipo di patologie ridurranno, nel corso di poco tempo, anche l’ipersensibilità dentale.
Ipersensibilità dei denti in gravidanza
Le variazioni ormonali durante il periodo della gravidanza possono incidere sul pH del cavo orale e in particolare sull’alterazione della saliva. Un pH più acido può comportare oltre a un aumento dell’ipersensibilità dei denti, anche una maggiore predisposizione a contrarre carie o gengiviti.