In pazienti affetti da morbo di Parkinson, con il progredire della malattia, è frequente la comparsa della disfagia, ovvero una disfunzione dell’apparato digerente che rende difficoltosa la deglutizione.
Morbo di Parkinson e disfagia
Una valutazione preventiva della deglutizione può aiutare nella diagnosi della disfagia che può verificarsi in forme più o meno gravi. La disfunzione riguarda il palato e la lingua nella loro azione di contatto per trasferire il cibo masticato nell’esofago.
Per i pazienti affetti da morbo di Parkinson la disfagia potrebbe causare un soffocamento durante la deglutizione, per questo motivo si cerca di indagare sulla fisiopatologia della patologia e in particolare sulla funzione motoria della lingua.
Non sempre c’è una correlazione tra l’aggravarsi del morbo di Parkinson e l’aggravarsi della disfagia, quest’ultima infatti può manifestarsi anche quando il morbo non è a uno stadio avanzato.
Odontoiatria: diagnosi della disfagia e morbo di Parkinson
Un recente studio, pubblicato lo scorso giugno sul Journal of Oral Rehabilitation, ha reso pubblici i dati di una ricerca condotta presso l’Ospedale Universitario di Osaka sulla motricità della lingua nella fase di deglutizione in pazienti affetti da morbo di Parkinson.
Sono stati presi in esame 30 pazienti con un’età media di 69 anni, suddivisi in 14 uomini e 16 donne, affetti da morbo di Parkinson tra il II-IV in base alla classificazione di Hoehn e Yahr.
Per misurare la motricità della lingua è stata misurata la pressione della stessa contro il palato duro, usando un foglio con cinque punti di rilevamento, durante la deglutizione di 5 millilitri d’acqua.
Le informazioni raccolte esaminando i punti di contatto del foglio sensore sono state confrontate con quelle raccolte da pazienti sani. A queste informazioni sono poi state aggiunte delle interviste ai pazienti per la raccolta di dati soggettivi sulla difficoltà di deglutizione.
Analisi dei risultati
Dall’esame di tutti i dati raccolti è emerso che nei pazienti affetti da morbo di Parkinson la pressione della lingua è molto più debole rispetto a quella dei pazienti sani. La deglutizione per questo motivo diventa frammentaria, la lingua non agisce in modo corretto e si muove in modo anomalo.
Implicazioni cliniche
Dal punto di vista clinico, monitorare e misurare la pressione della lingua e il suo funzionamento durante la fase della deglutizione, può essere utile per avere una diagnosi precoce cella disfagia in pazienti affetti da Parkinson.
Diagnosi che a sua volta può essere utile a valutare le terapie farmacologiche e indirizzare al meglio i trattamenti riabilitativi.