Ogni giorno, quando mangiamo, un plotone di batteri si scaglia energicamente contro i denti. Lavandoli dopo i pasti, possiamo proteggerli dai 100.000 microrganismi che sono la causa della carie e delle infiammazioni gengivali. A distanza di 4 ore dal pasto, se non si lavano i denti, questi microrganismi si moltiplicano fino a diventare milioni e creano uno strato sui denti in grado di facilitare le infezioni. Da qui ha origine la gengivite che può peggiorare trasformandosi in parodontite. Se avevamo già parlato della parodontite, delle avvisaglie e delle cure, in questo articolo vogliamo mettere in evidenza ciò che emerge da una ricerca dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. I problemi al parodonto stanno minando la qualità della vita degli italiani che, nei casi peggiori, rischiano di rimanere senza denti.
Il primo dato ha del sorprendente: sono 20 milioni gli italiani over 35 interessati da questo problema, ben 8 milioni coloro che hanno una parodontite grave. Purtroppo, tra questi, solo in pochi ne conoscono i sintomi, le conseguenze e sanno di averla.
Misteriosa parodontite: in pochi la conoscono
Il 70% degli italiani ha le idee confuse sul tema parodontite. La parodontite è, dunque, un mistero. Le gengive dolenti (25% dei casi), arrossate e sanguinanti (47%), che si ritraggono (28%), non sono così allarmanti da spingere il paziente a far visita al dentista, il disturbo, quindi, resta e spesso si aggrava. Chi decide di intervenire, circa 12 milioni di persone coinvolte, lo fa con metodi sbagliati, cambiando dentifricio, vede soluzioni nelle vitamine o negli intrugli a base di erbe, in una dieta alimentare più corretta, nel cambio spazzolino o, ancora, nell’uso di un collutorio per denti sensibili.
Le conseguenze della parodontite sono, quindi, note a meno di un italiano su tre, pochissimi associano i campanelli d’allarme di una parodontite (gengive dolenti) alla malattia e alle sue conseguenze più gravi, ossia la perdita dei denti. Solo l’8% degli italiani sa che il termine parodontite è sinonimo di piorrea, un termine più diffuso e conosciuto soprattutto in passato.
Parallelamente, l’indagine evidenzia la necessità di accrescere l’educazione e la sensibilizzazione sull’argomento. Il 90% degli italiani sa di non essere sufficientemente informato e vorrebbe accrescere le sue conoscenze sulla salute delle gengive, il 95% richiede che i dentisti svolgano un ruolo cruciale nella diffusione di notizie chiare e corrette, l’83% vorrebbe ricevere informazioni da siti web attendibili.
Il problema non è solo legato ad un peggioramento della qualità della vita ma anche ad un alleggerimento del portafoglio. Infatti, si risparmierebbe quasi un miliardo di euro se i cittadini fossero a conoscenza dei rischi e ponessero maggiore attenzione a questa malattia.
Se da un lato c’è poca conoscenza della malattia e dei rischi ad essa associati, dall’altro, gengive che si ritraggono e sanguinanti dovrebbero spaventare e spingere l’interessato a prenotare un appuntamento presso uno studio odontoiatrico. Pertanto, se presenti alcuni dei sintomi legati alla parodontite, ti consigliamo fortemente di non sottovalutarli e di venire a trovarci.