Dopo un intervento di chirurgia orale o semplicemente l’estrazione di un dente, è necessario applicare dei punti di sutura per permettere alla ferita chirurgica la corretta guarigione.
L’applicazione dei punti di sutura in chirurgia orale
L’applicazione dei punti di sutura è l’ultima fase dell’intervento chirurgico, ma è altrettanto importante perché dalla corretta applicazione dei punti dipende il successo dell’intera operazione.
I punti di sutura tengono insieme i lembi della ferita e la proteggono da stimoli meccanici dovuti alla masticazione o semplicemente all’atto del parlare o deglutire.
Una ferita senza punti sarebbe infatti maggiormente esposta alle molteplici sollecitazioni presenti nel cavo orale e soprattutto alle infezioni.
I punti inoltre fermano il sanguinamento e garantiscono la rimarginazione dei lembi nel sito alveolare nella corretta posizione.
Un decorso postoperatorio senza punti di sutura sarebbe dunque molto più fastidioso per il paziente.
Eventuali complicazioni dovute ai punti di sutura
Può accadere, soprattutto quando i punti sono applicati dopo un’estrazione, che parti di cibo si possano comunque incastrare all’interno della ferita e causare delle complicazioni come un’alveolite.
Per evitare tali complicazioni, l’odontoiatra fissa sempre delle visite di controllo postoperatorie per valutare le tempistiche di rimozione dei punti e il controllo costante della ferita.
Il ruolo del microscopio operatorio per suture complesse
Ci sono casi in cui un intervento di chirurgia orale complesso comporta un’altrettanta complessa situazione della ferita. Punti di sutura molto sottili garantiscono una più precisa chiusura dei lembi, soprattutto su ferite più ampie.
In questi casi l’odontoiatra può ricorrere all’aiuto della tecnologia e in particolare del microscopio operatorio.
Grazie a questo strumento tecnologico ad alta precisione, capace di ingrandire alla vista il sito chirurgico, l’odontoiatra può applicare punti di sutura molto sottili e con la massima precisione.
Cosa fare nel postoperatorio?
A seguito di un intervento di chirurgia orale in cui sono stati applicati dei punti è bene che il paziente consumi, nelle ore successive all’intervento, solo cibi liquidi o comunque alimenti morbidi e freddi.
Per l’igiene orale è consigliabile non spazzolare la parte e fare risciacqui con collutorio a base di clorexidina.
L’odontoiatra stabilirà il tempo necessario per la rimozione dei punti di sutura che varia a seconda della tipologia di ferita.
I punti applicati dopo l’estrazione di un dente possono essere rimossi anche dopo 24 ore, proprio per evitare eventuali infezioni date dalla possibilità del cibo di restare incastrato nella ferita.
Per interventi chirurgici più complessi, la rimozione dei punti può avvenire anche dopo 7 o 10 giorni, sarà sempre l’odontoiatra a monitorare la ferita e pianificare la rimozione.
Esistono anche dei punti riassorbibili per cui non è necessaria la rimozione da parte dell’odontoiatra. In questo caso infatti i punti vengono riassorbiti dall’organismo senza l’intervento del medico. Sarà sempre l’odontoiatra a valutare la tipologia di punti necessari per la migliore rimarginazione della ferita.