La resistenza della zirconia alle fratture rispetto ai restauri in disilicato di litio è decisamente maggiore, tuttavia la caratteristica di resistenza si contrappone a una minore traslucenza e, dunque, a una resa estetica che nel tempo potrebbe non mantenere dei livelli alti.
Qual è la resistenza della zirconia dopo cicli plurimi di masticazione?
Per valutare la resistenza della zirconia dopo vari cicli di masticazione, è stato condotto uno studio in vitro proprio per valutare l’affaticamento delle corone in zirconio e le conseguenze sulla translucenza.
I test eseguiti sulla zirconia
Per testare le caratteristiche della zirconia sono stati utilizzati due provini a forma di disco, uno in zirconia traslucida (5Y-PSZ) e uno in zirconia convezionale (3Y-PSZ). Per ciascuna tipologia di zirconia sono stati realizzati due dischi con spessori differenti, uno da 0,7 mm e uno da 1,2 mm. Lo spessore è un fattore clinicamente rilevante per calcolare la resistenza.
Il valore della traslucenza invece è stato valutato in base alla soglia di percezione della traslucidità pari a 0,06, ossia la soglia percepibile dall’occhio umano.
Per valutare il grado di traslucenza è stato utilizzato uno spettrofotometro a sfera, prima e dopo i cicli masticatori di affaticamento, pari a circa 1,2 milioni.
Quanto resiste la zirconia alla masticazione?
Dal punto di vista della resistenza meccanica, non è stata evidenziata alcuna differenza significativa tra zirconia traslucida e zirconia convenzionale, entrambi i dischi hanno dimostrato stabilità dopo essere stati sottoposti a cicli masticatori di affaticamento.
Effetti sulla traslucenza
Sul valore della traslucenza ha avuto un impatto rilevante lo spessore del disco in zirconia. Il campione con spessore pari a 0,7 mm ha mostrato una maggiore traslucenza a seguito dei cicli masticatori di affaticamento. Si tratta però di valori che non superano la soglia di traslucenza percepibile dall’occhio umano.
Dai dati analizzati dunque quello che emerge è che lo spessore della zirconia è inversamente proporzionale al valore della traslucenza. Maggiore è lo spessore della zirconia minore è il valore della traslucenza.
Inoltre la zirconia traslucida, dopo l’affaticamento dei cicli masticatori, fa trasparire maggiormente la luce rispetto alla zirconia convenzionale.
Resistenza della zirconia implicazioni cliniche
Nelle cliniche specializzate con alte competenze, gli odontoiatri offrono al paziente la migliore soluzione allo specifico caso clinico. Questo si traduce anche nella capacità di scegliere il materiale migliore da utilizzare per il trattamento odontoiatrico necessario.
Non esistono, quindi, materiali consigliabili in ogni caso a prescindere dal paziente, ma materiali più idonei in base a un determinato caso clinico.
Nella scelta delle protesi o delle corone, la resistenza della zirconia è un fattore che l’odontoiatra tiene in forte considerazione, soprattutto in casi in cui le forze del carico masticatorio sono molto elevate. In altre circostanze, si opta per altri materiali o per l’uso di più materiali stratificati, come avviene per la realizzazione delle protesi in zirconio-ceramica.
L’ampia scelta dei materiali e la competenza dell’odontoiatra nell’effettuare la scelta migliore garantiscono al paziente il miglior risultato.