Rispondere ai dubbi e alle domande dei pazienti è una delle nostre attività quotidiane, oggi condividiamo con voi la perplessità di un paziente in terapia anticoagulante sulla possibilità o meno di sottoporsi a un intervento di chirurgia orale.
La preoccupazione del paziente è data dalla possibilità che la terapia anticoagulante possa interferire con altri farmaci odontoiatrici o che possa essere la causa di complicazioni in fase di intervento.
Terapia anticoagulante e chirurgia orale
I farmaci anticoagulanti potrebbero causare un eccessivo sanguinamento durante la chirurgia orale e, allo stesso tempo, interrompere la terapia anticoagulante potrebbe comportare il rischio di fenomeni embolici locali o sistemici, tra cui l’infarto, l’ictus o l’embolia polmonare.
Essendo i farmaci anticoagulanti tra i farmaci maggiormente prescritti, la maggior parte delle cliniche odontoiatriche esegue quotidianamente interventi di chirurgia orale, come ad esempio le estrazioni dei denti, su pazienti che assumono terapie anticoagulanti.
Interventi di chirurgia eseguibili senza interrompere la terapia anticoagulante
La comunità scientifica odontoiatrica ha emanato alcune linee guida in merito alla tipologia di interventi che il dentista può eseguire senza sospendere i farmaci anticoagulanti e senza la necessità di consultare il medico che ha prescritto la terapia farmacologica. Tra gli interventi chirurgici compresi nelle linee guida ci sono:
- estrazione di uno o due denti
- intervento semplice di implantologia
- inserimento di protesi mobili o fisse
- cura canalare
- restauri dentali
- cura di una parodontite lieve
Si tratta di interventi che hanno un basso rischio di sanguinamento e dunque possono essere eseguiti in totale sicurezza per il paziente.
Altri interventi sono invece considerati ad alto rischio sanguinamento, come:
- estrazione di tre o più denti
- innesto osseo
- cura di una parodontite profonda
In questi casi l’odontoiatra dovrà tener conto della terapia anticoagulante prima di procedere con l’intervento. Ciò non significa necessariamente sospendere il farmaco, sarà il medico a valutare quale sia la migliore soluzione per quel caso specifico.
Come contrastare un eventuale eccessivo sanguinamento
In uno studio pubblicato a luglio 2019 sulla rivista scientifica Jada vengono illustrate alcune manovre emostatiche a cui ricorrere in caso di eccessivo sanguinamento durante un intervento su paziente in terapia farmacologia anticoagulante.
Durante un intervento di chirurgia orale per fermare il sanguinamento è sufficiente comprimere una garza sulla ferita.
Se quest’operazione non dovesse essere sufficiente, l’odontoiatra può adoperare diverse misure cautelari, tra cui:
- punti di sutura
- cellulosa ossidata
- spugne assorbibili
- colla di fibrina
- cauterizzazione
- acido tranexamico
Eseguire gli interventi di chirurgia orale in cliniche odontoiatriche adeguatamente attrezzate e con team di professionisti sempre informati e con alte competenze, permette anche ai pazienti in terapia anticoagualante di affrontare gli interventi odontoiatrici in totale serenità e sicurezza.